20 Maggio 2015 Vita da studente

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 “Non vedo l’ora” è questa la frase che continuiamo a ripetere in maniera esasperata noi (quasi) matricole.

E’ ormai tutto pronto per questa avventura in un nuovo mondo, in una nuova realtà che affascina e inquieta allo stesso tempo: la BOCCONI!

Abbiamo tante domande e partiamo carichi di speranze e mille ambizioni, ragazzi grintosi, che hanno voglia di cambiare e di far vedere quanto valgono!

Si sono creati nel giro di poche settimane gruppi Facebook, Whatsapp per mettere tutti in collegamento, per cominciare a conoscersi e per chiarire qualsiasi tipo di dubbio o problema. Tra le domande più ricorrenti nei gruppi abbiamo: “collegio o casa?”. La maggior parte di noi vuol provare la vita in collegio, almeno per i primi anni, perché pensa sia un modo per inserirsi e conoscere persone più facilmente; i meno propensi a seguire le regole invece cercano già coinquilini e case in affitto.

La Bocconi si presenta ai nostri occhi come la terra promessa dopo anni di studio, dopo i test e dopo la maturità, finalmente una boccata di aria nuova e una incontenibile voglia di cominciare!

Abbiamo anche avuto la possibilità di sperimentare il rapporto con chi vive già da tempo l’esperienza universitaria ed è stato sorprendente notare come nonostante gli esami sono stati tutti super disponibili a chiarire qualsiasi tipo di dilemma, tutti pronti a spiegare come funzionano le cose in Bocconi, tutti entusiasti dell’università e delle sue mille opportunità.

La pubblicazione del calendario per il prossimo anno ha messo in agitazione un po’ tutti, la prima cosa che ho pensato è stata “che ansia!!”, ma infondo la Bocconi è anche questo, in due parole superorganizzazione e massima efficienza.

E’ iniziata anche la ricerca delle leggende metropolitane sull’università quindi, per chi ancora non ne è a conoscenza, in Bocconi tra i leoni dell’atrio non si passa se ci si vuole laureare!! E di sicuro noi vogliamo laurearci…si parte un po’ tutti con l’intento di: “studiare sempre, non rimanere arretrati e non trovarsi con l’acqua alla gola” ma dubito che saranno in molti coloro i quali ci riusciranno veramente. Milano infatti offre svaghi, divertimenti, attrazioni per i giovani e, soprattutto chi non è abituato, potrebbe cadere vittima degli incantesimi della città.

Lasciare la propria casa ha però sempre i suoi svantaggi. Per chi, come me, viene da un piccolo paesino di provincia vivere a Milano sarà un’impresa, adattarsi ai ritmi della città e dell’università non sarà per niente semplice, così come non sarà semplice anche dire addio ai pasti domenicali a casa della nonna! Oltre che studiare bisognerà imparare a cucinare, stirare, lavare…

Ce la faranno le nostre eroiche (quasi) matricole? Sarà in grado l’università di riuscire a soddisfare tutte le nostre aspettative?

Come dice Battisti “lo scopriremo solo vivendo”! Ci vediamo a Settembre ragazzi!!

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