12 Marzo 2014 Cultura generale Donne
Condividi#ME #SELFIE
L’ha fatto Obama! L’hanno fatto Katy Perry e Miley Cyrus! L’ha fatto Papa Francesco! L’ha fatto Raffaella Carrà! Per non parlare della protagonista-selfie per eccellenza, la nostra collega Chiara Ferragni, fino ad arrivare al recentissimo “selfie da record” scattato da Ellen Degeneres, presentatrice degli Oscar 2014.
Si può tradurre con autoscatto, autoritratto fotografico, ma essenzialmente significa FARSI FOTO DA SOLI.
Scommettiamo che ognuno di voi ha almeno un selfie nel proprio album fotografico.
Ma non crederete mica di aver lanciato voi la moda! Ha pensato bene di auto immortalarsi per la prima volta…la granduchessa russa Anastasia Nikolaevna nel lontano ‘900!
Analizziamo le fasi evolutive di questo complesso fenomeno:
– Fase 1
Il tipico selfie davanti allo specchio, di qualsiasi genere. Che sia lo specchio del bagno (compresi di scenografia asciugamani e carta igienica), lo specchio del corridoio (quello obbligatorio da guardare prima di uscire), lo specchietto dell’automobile (muniti di occhiali da sole e con gomito fuori dal finestrino) o lo specchio della vetrina di un negozio, al vero “selfier” non importa, basta autoscattare! E mi raccomando, ATTENZIONE AL FLASH!
– Fase 2
La classica prospettiva dall’alto, che comporta un grosso problema: l’inquadratura, drammatica! Solitamente, nelle prime dieci prove, quando va bene, becchiamo una parte del viso, quando va male, i mobili di sfondo!
– Fase 3
La salvezza per tutte le “mani tremolanti”: il selfie con la fotocamera frontale. E da qui l’invasione di selfies. Grazie alle dimensioni dei display, che crescono esponenzialmente, riusciamo a fotografarci con vicinato e parentela.
E’ questione di vanità, egocentrismo, sindrome di Narciso o semplicemente moda e divertimento?
A voi la risposta!
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