27 Dicembre 2013 Cultura generale

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Il Capodanno è vicino e sono pochi gli studenti che trascorreranno le vacanze a Milano. Per questo motivo abbiamo deciso di approfittare dell’assenza degli studenti, abbandonando momentaneamente il ruolo di “scopritori di luoghi”, per dedicarci alla pubblicizzazione di una piattaforma di crowdfunding, Eppela.

Prima di farvi conoscere le iniziative e gli obiettivi di Eppela, è nostro dovere chiarire il significato del crowdfunding; questo termine deriva dalle parole inglesi crowd (folla) e funding (finanziamento) ed è proprio in America che ha preso il sopravvento: uno dei primi a sfruttare questo processo è stato il presidente Barack Obama che è riuscito a finanziare la sua campagna elettorale grazie ai soldi raccolti dai suoi elettori.

Infatti, il crowdfunding necessita di un gruppo sostanzioso di persone che mettano a disposizione i loro soldi per finanziare ogni tipo di progetto, dall’apertura di un posto nuovo, alla collaborazione per rialzarsi da tragedie umanitarie, alla creazione di un nuovo prodotto. Al giorno d’oggi il mezzo più efficace e veloce che permette l’organizzazione di crowdfunding è il web, dove vengono create innumerevoli piattaforme, volte appunto alla cooperazione e all’incontro di finanziatori interessati a specifiche iniziative. L’aspetto che attira di più e che sta facendo esplodere questo tipo di raccolta fondi è la facilità dell’attività stessa: chiunque può parteciparvi senza alcuno spreco di tempo, fatica e denaro aggiuntivo; si sa che ciò che blocca le persone, soprattutto quelle particolarmente pigre, dal compiere una determinata attività è la fatica che necessita l’alzarsi dal divano, il vestirsi e l’uscire di casa quando non si ha minimamente voglia. Bene, la presenza di piattaforme sul web permette anche ai meno attivi di intervenire, restando comodamente stesi sul divano.

Il principio alla base del crowdfunding è la microfinanza: non bisogna essere grandi imprenditori per finanziare un’idea che ci affascina e che vorremmo vedere realizzata, bastano piccole somme, anche minime, per fare la differenza!

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Lo stesso principio è alla base della piattaforma Eppela, che insiste sulla raccolta di fondi dal basso per dare la possibilità a creatori di sogni, che siano artisti, scrittori, architetti,  di esporre la loro idea. La piattaforma delinea sei passi per proporre il progetto e per ottenere il consenso dei sostenitori:

  1. Iscrizione a Eppela e delineazione dell’idea iniziale
  2. Fissazione di un budget e di un limite di tempo
  3. Scelta delle ricompense da corrispondere
  4. Descrizione del progetto nei minimi dettagli e in tutti gli elementi essenziali
  5. Promozione del progetto e coinvolgimento della massa
  6. Ringraziamento dei sostenitori che hanno creduto nel progetto

 

Se l’obiettivo di raccolta fondi è raggiunto e superato e quindi se il progetto ha riscontrato il successo necessario, il progettista riceverà la collaborazione di Eppela che promuoverà l’idea attraverso la propria rete di contatti che vanno da blog, a riviste, a giornalisti e a pubblicitari, aiutando così a rendere degli schizzi ideali, delle realtà solide.

Che siate voi i protagonisti di brillanti idee, o che lo siano i vostri amici, dei conoscenti o addirittura degli sconosciuti, non rimanete con le mani in mano, anche un piccolo contributo può cambiare le cose e rendere un’idea geniale un piano concreto.

Eppla3

Francesca Cazzato.

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