13 Aprile 2014 Vita da studente

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“Quest’anno riuscirò a organizzarmi in tempo, studiando ogni giorno un po’, così non vivrò lo stress sotto esame!”.

Le ultime parole famose.

 

Siamo onesti: chi con più, chi con meno determinazione, all’inizio di ogni sessione d’esami la lista dei buoni propositi diventa sempre più esigente, ma rispettarla è quasi un’impresa!

Tra chi preferisce godersi il maggior tempo possibile per uscire e far tardi, chi non riesce a studiare fino a che non percepisce una buona dose di pressione e ansia, in fondo tutti abbiamo vissuto (o stiamo vivendo) lo stress degli ultimi giorni prima dell’esame; ma dopotutto se non ci fosse, non potremmo chiamarla “vita da studente”.

È però diverso in ognuno di noi il modo di approcciarsi a questi inevitabili periodi e affrontarli come vuole la nostra stessa personalità. Alternando momenti di motivazione mai verificati prima a momenti di rassegnazione e sconforto in cui si spera solo che tutto finisca molto presto, lo studente sotto esame si concede sempre le sue (meritate) pause. E il bello è che anche qui ognuno ha il suo modo di farlo:

 

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                       LO SPORTIVO

Non è poi un così grande impegno, ma per i più pigri e per chi se lo può permettere anche la corsetta serale può essere considerata una perdita di tempo, che in certi periodi è preziosissimo! C’è chi lo fa per abitudine, chi per mantenersi in forma, chi per scaricare la tensione accumulata dopo una giornata di studio folle. In ogni caso “lo sportivo” ci tiene alla linea e non intende rinunciare alla palestra e all’esercizio fisico neppure in periodo di esame. Ma non sorprendetevi se, con la stessa carica con cui è uscito a fare jogging, lo vedeste tornare rapidamente indietro, verso casa, pronto a rituffarsi tra i libri per i sensi di colpa.

 

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                        IL PULITO

Sono forse più rari e più particolari, ma i maniaci dell’ordine e dell’igiene non si lasciano certo spaventare dal poco tempo di cui hanno a disposizione per studiare, anzi trovano nella pulizia la scusa più onesta per staccarsi dai libri e concentrarsi su qualcosa di più pratico dello studio. Lo studente sotto esame, di solito, non è esattamente il tipico esempio della cura del corpo e della pulizia domestica ma effettivamente, anche fare la lavastoviglie e pulire il pavimento attira più che ripetere un argomento noioso o cercare di capirne uno incomprensibile. A me è capitato spesso di desiderare di aver un impegno, come dover portare a spasso il cane o dover andare a fare la spesa, solo per alzarmi dalla scrivania. E realizzi di aver davvero raggiunto il limite quando, nella disperazione, non vedi l’ora che la lavatrice abbia finito, per andare a stendere i panni e prendere così una pausa che ti faccia sentire meno in colpa delle altre.

 

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                L’ORGANIZZATORE DI APPUNTI

Per i più diligenti, che riescono a finire il programma settimane prima della data d’esame, rileggere i propri appunti come ultimo ripasso è la prassi per assicurarsi un ottimo voto. Ma chi come me, nonostante i buoni propositi inziali, si riduce sempre all’ultimo, è già tanto se riesce a concludere il programma in tempo. Così l’organizzazione di appunti diventa piuttosto un tentativo disperato di incollarsi nella memoria le cose non capite, rileggersi le slide e le dispense, fare schemi affidandosi alla memoria fotografica e usare anagrammi e filastrocche per ricordare gli elenchi. Insomma, per chi riesce a non cadere nel panico anche quando sembra che non ci siano più speranze, vi assicuro che “l’ultimo momento”, a differenza di quello che si dice, può essere decisivo!

 

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            IL SOCIAL ADDICTED

Gira sempre con il carica batterie del telefono alla ricerca disperata di una presa elettrica. È lo studente che non riesce proprio a separarsi dal digitale, e pur essendo perfettamente consapevole di quanto sarebbe meglio allontanare il cellulare mentre studia, si ritrova sempre connesso ai social, a guardare foto di persone semi sconosciute e a commentare post di studenti che, come lui, si lamentano del troppo studio. La minaccia a se stesso di eliminarsi da qualsiasi social network è solitamente destinata a non avere risultati proficui. Sarebbe però la soluzione ideale, dal momento che la costante connessione a facebook, twitter, instagram, linkedin (e chi più ne ha più ne metta) non aiuta di certo la sua concentrazione. Anzi spesso far sapere al mondo virtuale la propria frustrazione pre-esami gli serve da conforto e da sfogo, risultando quasi più importante dello studio stesso. Magari immortalando in una foto torri di libri (forse neanche troppo consumati) e didascalie filosofiche; ma la cosa più importante è usare i giusti filtri e hashtags!

 

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                             I NOTTURNI

Ci sono infine gli studenti più combattivi e temerari, disposti a stare svegli a orari improbabili e a sottoporsi a dure prove di resistenza fisica e mentale per finire ciò che avrebbero potuto fare con calma. Loro preferiscono concentrarsi nel momento della giornata con più tranquillità e meno distrazioni, o forse vivono lo studio sotto esame come un modo per mettersi alla prova e, chissà, magari punirsi un po’. Spesso accompagnano il tutto con metodi dalla dubbia efficacia, quali tè, caffè dello studente, redbull, burn e bevande energetiche di qualsiasi colore e sapore, o anche con metodi più drastici come musica rock nelle cuffiette o docce fredde per mantenersi svegli e reattivi.

 

In sintesi ognuno di noi conosce il proprio metodo, c’è chi addirittura li incarna tutti contemporaneamente, ma sapreste riconoscere lo stile dei vostri amici e colleghi? A voi la sfida! 😀

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Commenti

  1. valentina_spinedi

    troppo vero Fede <3

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